Fondata nel 1994 a Los Angeles, Guess Foundation ha perseguito da subito lo scopo di promuovere opportunità sociali, sanitarie e formative per offrire alle persone ovunque nel mondo la possibilità di una vita migliore.
Nella sua battaglia per raggiungere questo sogno, la fondazione è stata in grado di utilizzare al meglio l’immagine forte e consapevole del brand per sostenere un ampio ventaglio di cause impegnate a promuovere il cambiamento sociale, un cambiamento che migliori il benessere delle persone e favorisca ovunque lo sviluppo. GUESS Foundation ha collaborato con diverse importanti iniziative filantropiche come Peace Over Violence in occasione del Denim Day, la Make-A-Wish Foundation, il St. John’s Health Center e la World Heart Federation, solo per citarne alcune.

Iniziando dall’Italia, GUESS Foundation è giunta in Europa nel 2015 con l’ambizioso progetto di assicurare una forte visibilità e sostegno alle donne vittime di violenza. Il programma è stato lanciato in concomitanza con l’organizzazione del “Denim Day” nell’estate del 2015, una giornata per promuovere un messaggio positivo di supporto e presenza concreta. Il “Denim Day” era stato creato in origine a Los Angeles come evento senza scopo di lucro da Peace Over Violence e si ripete ogni anno in aprile, mese dedicato alla consapevolezza contro la violenza sessuale. Il movimento è nato in risposta alla scioccante sentenza della Cassazione italiana del 1998 che ribaltava la condanna per stupro di un quarantacinquenne perché la vittima, di soli diciotto anni, indossava un paio di jeans aderenti. Secondo il giudice, infatti, un capo di abbigliamento così attillato non avrebbe potuto essere sfilato senza l’aiuto della ragazza, implicando così che lei fosse consenziente e non si fosse trattato di stupro.

“La missione di GUESS Foundation è aiutare ad accrescere la consapevolezza nei confronti di questa piaga sociale , per nostra sfortuna ancora così ampiamente diffusa”, afferma Paul Marciano, Presidente della fondazione, CEO e Direttore Creativo di GUESS. “Sentiamo di avere il dovere di aumentare l’attenzione dei media su questo tema in Italia. Negli ultimi anni il nostro impegno è andato crescendo, eppure le statistiche ci dicono che resta ancora molto da fare e da dire”.

Indossare blue jeans era un modo per le donne per protestare contro la sentenza e, da allora, il “Denim Day” è diventato una campagna per promuovere la prevenzione dello stupro e di altri reati legati alla violenza sessuale.